Come aumentare velocità di una VPN

Su queste pagine abbiamo parlato spesso di VPN (Virtual Private Network), il motivo è presto detto sono divenute uno strumento essenziale per tutelare la propria privacy e sicurezza online. Purtroppo, anche i servizi VPN migliori, introducono un rallentamento percepibile della connessione. La causa principale risiede nella struttura stessa della VPN che per funzionare effettua processi di crittografia e nel routing dei dati verso server remoti.

In questa guida vedremo come, con scelte consapevoli e opportune configurazioni è possibile ottenere una VPN performante, compatibile anche con streaming ad alta qualità e trasferimenti di file veloci.

Cosa rallenta una VPN?

Come Funziona Una VPN

Quando si utilizza una VPN, è normale aspettarsi un certo rallentamento della connessione rispetto a una navigazione diretta senza protezioni aggiuntive. Questo rallentamento deriva da più fattori tecnici che coinvolgono l’intera infrastruttura di collegamento e crittografia. Innanzitutto, la VPN crea un tunnel criptato tra il dispositivo dell’utente e un server remoto. Questo processo garantisce sicurezza e privacy, ma aggiunge passaggi supplementari: ogni pacchetto di dati deve essere criptato prima di uscire e decriptato una volta arrivato a destinazione. Tale operazione richiede potenza di calcolo e può consumare parte della larghezza di banda.

Inoltre, mentre normalmente i dati viaggiano in modo diretto tra il dispositivo e il sito o servizio consultato, con una VPN il traffico deve attraversare il server VPN che può trovarsi anche a centinaia o migliaia di chilometri di distanza. Questa deviazione comporta un aumento della latenza, ovvero del tempo necessario ai dati per completare il percorso tra mittente e destinatario. Più il server è distante, maggiore sarà il ritardo.

Un altro elemento cruciale è il carico del server VPN stesso. Se molti utenti sono connessi contemporaneamente allo stesso server, le risorse disponibili si dividono tra tutti, rallentando ulteriormente le prestazioni. Infine, fattori locali come la qualità del router, la stabilità della linea internet e la potenza del dispositivo usato contribuiscono a determinare la fluidità della connessione VPN.

Scegliere il server migliore per aumentare velocità VPN

La scelta del server VPN è uno degli aspetti più critici per massimizzare la velocità di connessione. Quando si utilizza una VPN, i dati viaggiano dal dispositivo a un server remoto prima di raggiungere la destinazione finale. Più è lontano questo server, maggiore sarà la latenza, ossia il tempo che i dati impiegano per viaggiare avanti e indietro, con conseguente rallentamento percepibile. Pertanto, collegarsi a un server geograficamente vicino è sempre la prima e più efficace strategia per ridurre i tempi di attesa e migliorare la fluidità della connessione.

Oltre alla distanza, è importante considerare il carico del server selezionato. I server VPN sono spesso condivisi tra molti utenti e, quando la domanda supera la capacità, la velocità di ciascun utente diminuisce drasticamente. Per questo è consigliabile scegliere server meno affollati o quelli indicati dal servizio come “meno congestionati”, soprattutto nelle ore di punta. Alcuni provider offrono funzionalità automatiche che selezionano il server ottimale in base alla posizione e al carico attuale, ma vale sempre la pena testare manualmente opzioni alternative per scoprire quale regala le migliori prestazioni concretamente.

Infine, un buon provider VPN non solo dispone di molti server sparsi nel mondo, ma garantisce anche che questi siano dotati di larghezza di banda sufficiente e infrastrutture all’avanguardia. Server con connessioni gigabit e un’ampia rete di distribuzione aiutano a evitare rallentamenti e a sostenere attività ad alto consumo di dati come streaming in 4K, gaming online e grandi download. Insomma, investire tempo nella scelta del server giusto rappresenta il primo fondamentale passo per ottenere una VPN veloce e affidabile.

Cambiare il protocollo di sicurezza

tor vs vpn

I protocolli di sicurezza sono fondamentali, per il funzionamento di una VPN, e hanno un impatto importante sulla velocità della connessione. Questo perché ogni singolo protocollo offre prestazioni della connessione differenti, influenzando la velocità, la stabilità e la sicurezza. Tra i protocolli più diffusi e moderni spicca WireGuard, che si è imposto come il più veloce grazie alla sua architettura leggera e all’efficienza nel gestire le risorse hardware. A differenza di protocolli più tradizionali come OpenVPN, WireGuard sfrutta un codice moderno, ottimizzato per utilizzare contemporaneamente più core della CPU sia sul client che sul server, consentendo così velocità significativamente superiori e una latenza molto più bassa.

OpenVPN, in particolare nella modalità UDP, rimane una scelta bilanciata fra sicurezza e velocità, ma risulta meno performante di WireGuard soprattutto su connessioni ad alta velocità. Il suo vantaggio sta nella compatibilità estesa e nella maggiore flessibilità in ambienti con restrizioni severe, ma può subire rallentamenti legati al carico e alla gestione più complessa dei dati crittografati.

Un altro protocollo molto apprezzato, soprattutto sui dispositivi mobili, è IKEv2/IPSec, che offre una buona velocità e una solida stabilità, eccellendo nella capacità di riconnettersi rapidamente in caso di interruzioni di rete, un aspetto fondamentale per chi usa VPN su smartphone o reti mobili. L2TP/IPSec è meno performante, dovuto alla doppia incapsulazione dei dati, e oggi viene usato meno per esigenze di alta velocità.

Infine, è importante considerare anche il livello di crittografia, mentre AES-256 è molto sicuro, passare ad AES-128 o protocolli con cifrature più leggere può ridurre l’overhead, migliorando la velocità senza compromettere troppo la sicurezza.

Lo split tunneling

Lo split tunneling è una funzionalità preziosa presente nei migliori servizi VPN che consente di instradare solo una parte del traffico internet attraverso il tunnel VPN crittografato, lasciando il resto del traffico connesso direttamente alla rete normale fornita dal proprio ISP. In pratica, ti permette di scegliere quali applicazioni, servizi o siti web possono utilizzare la protezione e l’anonimato offerti dalla VPN, mentre le altre attività possono accedere a internet più velocemente senza passare dal server VPN.

Il vantaggio principale di questa tecnica risiede nell’aumento della velocità e nella riduzione del carico sulla connessione VPN. Ad esempio, è possibile scegliere che solo i client e-mail o le app aziendali critiche siano protetti dalla VPN, mentre lo streaming di video, l’accesso a contenuti locali o il gaming online possono bypassare la VPN, evitando così rallentamenti dovuti alla crittografia e al routing aggiuntivo.

Lo split tunneling si gestisce tramite un’impostazione nel client VPN, spesso sotto forma di “lista bianca” o “lista nera” delle app o degli URL da instradare dentro o fuori dal tunnel sicuro. Questo permette di ottimizzare la larghezza di banda e le risorse hardware, pur mantenendo elevati standard di sicurezza sulle informazioni sensibili. In situazioni in cui la VPN rallenta notevolmente la connessione, attivare lo split tunneling può fare una differenza significativa in termini di performance complessive, specialmente su reti domestiche o aziendali dove non ogni attività richiede privacy totale.

Aggiornare sempre il client VPN e il router

Mantenere aggiornati sia il client VPN che il router rappresenta una delle pratiche più importanti per garantire la massima velocità e stabilità della connessione. Gli sviluppatori dei software VPN rilasciano periodicamente aggiornamenti che non solo correggono eventuali bug, ma introducono soprattutto ottimizzazioni nelle prestazioni, miglioramenti nei protocolli di crittografia e nelle procedure di instradamento del traffico dati. Il client VPN aggiornato riesce così a gestire meglio la connessione, riducendo latenza, perdite di pacchetti e rallentamenti dovuti a inefficienze del software.

Inoltre, il firmware del router, spesso trascurato, è altrettanto cruciale. Un router con firmware aggiornato dispone delle ultime patch di sicurezza, ma anche di ottimizzazioni per la gestione del traffico di rete. Può includere funzionalità migliorate come Quality of Service (QoS) per la priorità del traffico VPN o supporto avanzato per protocolli di rete, influenzando positivamente la velocità finale.

Rimanere con versioni datate di client VPN o firmware può causare problemi di compatibilità, vulnerabilità e flessioni nel rendimento. È buona norma controllare regolarmente la presenza di aggiornamenti e applicarli, sia tramite gli store ufficiali per le app mobili e desktop, sia mediante l’interfaccia di gestione del router. Questo semplice gesto aiuta a mantenere una connessione VPN fluida, veloce e sicura nel tempo, evitando rallentamenti imputabili a software obsoleti.

Verifica la rete a VPN disattivata

Pare un’ovvietà, ma spesso i rallentamenti della VPN non sono esattamente colpa sua, a volte la rete sottostante non va al meglio. Senza una connessione adeguata, la VPN farà fatica a spedire e ricevere i pacchetti criptati, e quindi avrai una pessima esperienza.

Prova, quindi a chiudere la VPN e fai alcuni test sulla tua rete internet. Se questa risulta discontinua, consulta la nostra guida dedicata a tutti i modi per velocizzare la tua connessione, è probabile che contenga la soluzione ai tuoi problemi.

Consiglio: preferite la connessione cablata ethernet

Infine, un ultimo consiglio, la connessione cablata tramite Ethernet rappresenta una scelta solida per chi cerca stabilità e massima velocità con una VPN. Diversamente dal WiFi, che può subire interferenze da altri dispositivi elettronici o ostacoli fisici come muri e mobili, un cavo Ethernet garantisce un segnale costante e di alta qualità, minimizzando le perdite di pacchetti e le fluttuazioni di segnale. Questo si traduce in una latenza più bassa, essenziale per attività sensibili alla velocità come gaming online o video in streaming ad alta definizione. Inoltre, la connessione cablata limita le fonti di disturbo e riduce il rischio di interferenze elettromagnetiche.

Sebbene il WiFi offra comodità e flessibilità, la sua velocità e affidabilità dipendono molto dalla distanza dal router e dalla congestione del segnale, elementi che possono rallentare la VPN in modo significativo. Usare Ethernet, quindi, soprattutto in ambienti dove è disponibile, garantisce un’esperienza VPN più fluida e veloce, con la sicurezza aggiuntiva che un collegamento fisico offre rispetto a quello wireless.

Domande Frequenti (FAQ)

Le domani che riceviamo più spesso, relative a Come aumentare la velocità di una VPN.

Una VPN rallenta la connessione per la crittografia dei dati, la distanza del server remoto che aumenta la latenza, e la condivisione delle risorse tra più utenti sullo stesso server.

Selezionare un server geograficamente vicino e meno affollato è la strategia più efficace. Alcuni provider offrono la selezione automatica, ma testare manualmente diverse opzioni migliora le prestazioni.

WireGuard è il più veloce grazie alla sua architettura leggera e all’ottimizzazione multi-core. OpenVPN è più bilanciato, mentre IKEv2/IPSec eccelle su dispositivi mobili.

Lo split tunneling instrada solo parte del traffico attraverso la VPN, permettendo ad altre applicazioni di accedere a internet direttamente, riducendo il carico e aumentando la velocità complessiva.

Gli aggiornamenti introducono ottimizzazioni di performance e migliorano i protocolli. Il firmware del router aggiornato abilita funzionalità come QoS per prioritizzare il traffico VPN.

Ethernet offre un segnale costante senza interferenze, minimizzando perdite di pacchetti e latenza rispetto al WiFi, essenziale per gaming e streaming ad alta definizione.

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