App per vendere vestiti usati, ecco le migliori

Quante volte i tuoi genitori ti hanno detto di buttare i vestiti che non indossi più? Se non te la senti di vedere abiti, jeans, scarpe (e via discorrendo) finire dentro il sacco dell’indifferenziata, oggi esiste un modo più intelligente per liberare l’armadio: vendere i vestiti usati online.

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Ogni giorno in televisione vengono trasmessi spot pubblicitari che invitano le persone a usare questa o quell’altra applicazione, app che consentono di guadagnare dalla vendita dei capi di abbigliamento che occupano soltanto dell’inutile spazio dentro l’armadio.

Siamo pronti a giurare che la tua curiosità è nata proprio da qui, abbiamo indovinato vero?

È arrivato allora il momento di presentarti le migliori app per vendere vestiti usati online.

1. Vinted

Vinted

Vinted è l’app per vendere vestiti usati più pubblicizzata del momento. Per la sua semplicità e per l’assenza di commissioni da pagare, Vinted è tra le app di riferimento del settore. Puoi iniziare a vendere abbigliamento creando un annuncio.

La creazione dell’annuncio richiede tre facili passaggi:

  1. creare un account,
  2. caricare la foto dell’articolo che intendi vendere,
  3. aggiungere una breve descrizione dell’articolo.

Tutto qui, non devi fare altro se non aspettare che un utente acquisti il tuo vestito. Dopodiché impacchetta l’articolo, stampa l’etichetta di spedizione e recati al punto di consegna entro 5 giorni dalla vendita.
Una volta che l’acquirente confermerà la ricezione dell’articolo riceverai il pagamento senza che ti venga addebitata alcuna spesa.

L’app Vinted è disponibile gratuitamente su Google Play Store e App Store.

2. Depop

Depop

Depop è un’altra app che permette la vendita di vestiti, scarpe e accessori di seconda mano famosa in tutto il mondo.

L’app nasce nel 2011 da un’idea dell’imprenditore milanese Simon Beckerman, inizialmente come social network per poi diventare un e-commerce internazionale capace di attrarre anche influencer e modelle molto note, tra cui Chiara Ferragni e Bianca Balti.

Il funzionamento di Depop è simile a quello di Vinted: registri un nuovo account, scatti fino a quattro foto per ciascun capo d’abbigliamento che vuoi vendere, lasci una breve descrizione, fissi il prezzo e aspetti che un utente acquisti il tuo vestito.

Le differenze tra Depop e Vinted? Depop trattiene una commissione pari al 10% per ogni articolo venduto, mentre il pagamento lo ricevi non appena vendi il capo d’abbigliamento, dunque prima di spedire il pacco.

L’app Depop è disponibile gratuitamente su Google Play Store e App Store.

3. Vestiaire Collective

Vestiaire Collective

Vestiaire Collective è l’app di riferimento per chi vuole vendere vestiti, scarpe e accessori firmati di alta moda usati che conta milioni di utenti.

Rispetto a Vinted e Depop, gli utenti che si affidano alla piattaforma francese devono passare per uno step aggiuntivo: la spedizione dell’articolo vera e propria avviene verso il team di vendita di Vestiare Collective, che ha il compito di verificare la qualità e l’autenticità dell’articolo.

Una volta superata la verifica, il capo di lusso viene spedito da Vestiaire Collective all’acquirente. È soltanto allora che il venditore riceve il pagamento, al netto della commissione da corrispondere a Vestiaire Collective: 12% per importi a partire da 80 euro, 10 euro per vendite di importo inferiore a 80 euro, 2.000 euro per vendite di importo superiore a 16.500 euro.

Alle spese di vendita qui sopra si aggiunge un’ulteriore tassa pari al 3% “per coprire i costi di elaborazione esterna della transazione” (la tassa è pari a 2 euro se l’importo di vendita è inferiore a 80 euro). Le spese di spedizione sono invece gratuite, queste sono a carico della piattaforma.

L’app Vestiaire Collective è scaricabile gratuitamente sia su Google Play Store (dispositivi mobili Android) sia su App Store (iPhone e iPad).

4. Shpock

Shpock

Shpock (dalla contrazione di SHop in your POCKet, letteralmente “negozio nella tua tasca”) è un’app tedesca che consente di vendere vestiti, accessori e scarpe di seconda mano, oltre a macchine fotografiche, gadget tecnologici e mobili.

Il servizio è attivo in tutta Europa e negli ultimi anni sta prendendo piede anche nel nostro Paese, dove un numero crescente di utenti utilizza l’app per disfarsi dei vecchi capi d’abbigliamento e accessori usati.

Come su Vinted, anche usando Shpock non vi sono costi per chi vende: nessuna commissione per creare l’annuncio, nessuna percentuale di guadagno da corrispondere alla piattaforma una volta ricevuto il pagamento da parte dell’acquirente, nessuna tassa di elaborazione esterna della transazione, nessun costo da sostenere per le spese di spedizione.

L’app Shpock è disponibile al download gratuito su Google Play Store per dispositivi mobili Android e su App Store per iPhone e iPad.

5. Svuotaly

Svuotaly

Per la serie “nomen omen”, Svuotaly è il sito che permette di svuotare l’armadio stando comodamente a casa.

Per vendere un vestito usato è sufficiente scattare una o più foto di qualità all’articolo, compilare il modulo per inserire e catalogare il prodotto nella piattaforma online, indicare il grado di usura e accettare i termini di servizio.

Una caratteristica che rende unico il sito web Svuotaly è la possibilità di barattare, letteralmente, un proprio capo d’abbigliamento con quello di un altro utente. Insomma, una sorta di baratto 2.0.

E ti farà senz’altro piacere sapere che, come su Vinted e Shpock, non ci sono commissioni da pagare né altre spese di vendita da sostenere.

Svuotaly nasce come sito web responsive per i dispositivi mobili, dunque nonostante manchi ancora un’app per smartphone Android e iPhone è possibile vendere capi usati tramite la piattaforma 100% made in Italy anche usando uno smartphone o un tablet.

6. Etsy

Etsy

Etsy è un marketplace online che si distingue dalle altre app per vendere vestiti usati per la possibilità di vendere (e acquistare) articoli unici.

Se hai un tuo brand handmade o degli abiti di seconda mano appartenuti in passato a una speciale linea di abbigliamento, Etsy rappresenta la piattaforma ideale per farti conoscere dalle altre persone. Tra le altre cose, nel 2021 il colosso statunitense ha acquistato l’app di compravendita di vestiti usati Depop.

Capitolo spese. Per ogni annuncio pubblicato, occorre corrispondere a Etsy 0,20 dollari. A questa spesa si aggiungono poi una commissione pari al 5% sull’importo della transazione e un altro 4% + 0,30 euro per la gestione del pagamento. Complessivamente, dunque, un venditore corrisponde a Etsy quasi il 10% di commissione sull’importo del pagamento ricevuto dall’acquirente.

Chi lo desidera può usufruire di Etsy Plus, un servizio in abbonamento, al prezzo di 8,90 euro al mese, che consente a ciascun venditore di sfruttare strumenti e funzionalità aggiuntive rispetto alla versione standard della piattaforma, utili per incrementare vendite e guadagni.

L’app Etsy è disponibile gratuitamente su Google Play Store (dispositivi Android) e App Store (iPhone e iPad).

7. Wallapop

Wallapop

Wallapop è stata fondata nel 2013 a Barcellona e ha avuto grande diffusione in Spagna, ultimamente ha visto l’ingresso anche nel mercato italiano, spinta anche da un grande investimento pubblicitario.

Similmente ad altre app già viste nell’articolo, Wallapop è stata ideata per diffondere l’economia circolare permettendo di acquistare e vendere prodotti di tutte le categorie di beni di consumo, tra cui anche abiti e oggetti di abbigliamento.

Chi vende su Wallapop non è soggetto a dover pagare commissioni sulle vendita e il costo della spedizione degli oggetti venduti è a carico dell’acquirente, ma è anche disponibile la consegna di persona.

I ricavi delle vendite sono depositati su un proprio portafoglio Wallapop in modo da usare ciò che si è guadagnato per fare shopping su Wallapop oppure, senza costi aggiuntivi, si possono trasferire i soldi sul tuo proprio con un bonifico.

L’app Wallapop è scaricabile gratuitamente sia su Google Play Store (dispositivi mobili Android) sia su App Store (iPhone e iPad).

Suggerimenti

La nostra guida sulle migliori app per vendere vestiti usati termina qui. Ora resta a te scegliere l’app che più ti fa comodo. Per massimizzare i guadagni, se non hai fretta di dover vendere subito, conviene dapprima provare a mettere in vendita il vestito usato utilizzando le app che permettono di vendere gli abiti usati senza dover pagare commissioni.

Se devi vendere altri oggetti oltre ai vestiti ti ricordiamo che su Internet sono disponibili vari siti che offrono gli strumenti adatti per farlo, se sei interessato all’argomento ti consigliamo di leggere i nostri articoli sui migliori siti per vendere online da privato e come vendere libri usati e dove farlo.

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