Come salvare e asciugare uno smartphone caduto in acqua

Arriva l’estate e, mai come in questa stagione, i nostri smartphone, che sempre più spesso ci accompagnano in ogni momento della giornata, sono in pericolo.
Usati spesso per fare foto al mare, al lago o in piscina, basta una distrazione o uno scivolone ed i nostri fidati compagni rischiano di non riprendersi più dal tuffo. In questa guida vedremo cosa fare per tentare di salvare un telefono caduto in acqua accidentalmente.

asciugare telefono bagnato

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Ovviamente, se il nostro smartphone è adeguatamente certificato contro l’ingresso di liquidi e polvere possiamo tirare un sospiro di sollievo. In generale sopravvivono a immersione i dispositivi certificati come IP67 e IP68. Se si è fortunati e il tuffo dura poco spesso anche dispositivi con certificazioni meno stringenti come IP65 e IP66 se la cavano senza troppi danni. Per saperne di più sullo standard protettivo IP possiamo consultare la nostra guida sulla certificazione IP.

Fase 1: il primo soccorso al telefono caduto in acqua

Le possibilità di sopravvivenza di un telefono caduto in un liquido diminuiscono con lo scorrere dei secondi. Ogni attimo in cui un telefono non certificato resta immerso l’acqua entra più a fondo e aumenta la probabilità di danni irreparabili. Quindi il primo consiglio è tirare fuori il terminale dal liquido il più velocemente possibile.

Il primo soccorso, un po’ come per gli essere umani, è di importanza cruciale, quindi non facciamoci prendere dal panico ed ecco alcune semplici istruzioni da seguire nell’ordine:

  1. se fosse rimasto acceso spegnere immediatamente il telefono (il liquido sui componenti causa cortocircuiti che possono danneggiarli gravemente);
  2. mettere il telefono in posizione verticale così da far defluire tutto il liquido presente all’interno;
  3. asciugare il telefono tamponando con molta delicatezza con un panno (ricordiamoci che il liquido all’esterno è la porzione meno dannosa per il nostro terminale e che bisogna evitare che micro goccioline entrino nei componenti interni);
  4. delicatamente rimuovere ogni parte removibile scheda SIM, scheda SD, cover e batteria (se rimovibili).

Cose da evitare assolutamente di fare ad un telefono caduto in acqua:

  • evitare di provare ad accendere il terminale, potrebbe essere il colpo di grazia definitivo per renderlo irrecuperabile;
  • non mettere lo smartphone o il tablet sotto il sole per asciugarlo e non utilizzare l’asciugacapelli, le goccioline di vapore possono raggiungere l’interno dei componenti accrescendo il danno;
  • non asciugare il dispositivo con troppa energia, anche in questo caso micro goccioline potrebbero entrare all’interno;
  • ovviamente, non mettere il dispositivo nel forno a microonde, le microonde sono per i circuiti ben più letali del liquido.

Fase 2: rimuovere l’umidità

Questa è la fase in cui serve maggiore pazienza, l’umidità annidata all’interno del dispositivo e dei componenti può essere letale al nostro telefono, quindi tocca tentare di rimuoverla. Ho sottolineato l’importanza della pazienza perché ci vogliono almeno 24 ore prima di poter riavviare il nostro telefono.

asciugare telefono con riso

In questa fase bisogna procurarsi al più presto un bel sacco di riso non cotto. Il riso è molto utile perché assorbe l’umidità. Esistono anche appositi dry kit, con altre valide sostanze (come il gel di silice) capaci di catturare l’umidità, ma per l’imprevedibilità di queste situazioni è davvero difficile averne qualcuno sotto mano quando serve.

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Quindi inserire il telefono sempre spento dentro la busta col riso, assicurarsi di aver ricoperto completamente il dispositivo con il riso ed evitare di chiudere la busta; attendere per almeno 24 ore. Trascorse le 24 ore si potrà rimuovere il terminale dalla busta, pulirlo dal riso e procedere alla fase 3.

Fase 3: il test

A questo punto siamo arrivati al momento della verità in cui si potrà controllare se e quali danni ha davvero subito il telefono caduto in acqua.

Si può quindi procedere all’accessione dello smartphone o del tablet, se l’accensione va a buon fine si può continuare il test, se si spegne subito si può provare a caricare il dispositivo, se il difetto continua conviene provare a sostituire la batteria o ricorrere ad un tecnico. Conviene ovviamente rivolgersi ad un tecnico anche se il telefono non da più alcun segno di vita.

Se invece il telefono si accende, anche dopo averlo caricato, si può procedere con gli altri test:

  1. si nota subito se lo schermo ha subito danni, a volte dopo l’incontro con un liquido rimangono degli aloni;
  2. reinserire la SIM e controllare che venga correttamente rilevata (se spunta il l’indicatore di ricezione del segnale telefonico e riusciamo a effettuare chiamate allora è stata rilevata);
  3. provare a connettersi ad Internet tramite rete mobile e WiFi è un buon modo per controllare che il modem del telefono non abbia subito danni;
  4. si può testare il microfono e la capsula auricolare facendo una chiamata di prova con un amico, se lo sentiamo e lui ci sente i due componenti sono salvi;
  5. controllare l’altoparlante principale riproducendo un video su YouTube o una canzone;
  6. quindi controllare le fotocamere tentando di scattare foto con tutti i sensori e col flash;
  7. controllare che il sensore di impronte e che i sensori deputati allo sblocco facciale (se disponibili) funzionino;
  8. infine, controllare che il telefono riesca a fare normalmente l’accoppiamento con altri dispositivi Bluetooth.

Se tutto funziona a dovere potremmo ritenerci davvero fortunati, visto che significa che il nostro terminale non ha subito danni.

Terminale danneggiato da liquidi, posso fare valere la garanzia?

La risposta in generale è no, perché trattandosi di un evento accidentale non è imputabile al costruttore del dispositivo. Sono capitati casi in cui terminali danneggiati da liquidi sono stati riparati in garanzia, ma si tratta di sviste del singolo servizio di assistenza che deve non essersi accorto della natura del danno. Ovviamente è più probabile che il danno da liquidi passi inosservato e quindi come intervento coperto da garanzia quando il danno è limitato, come quello al microfono. Invece, è statisticamente più difficile che passino inosservati danni da liquidi a schermo o alle fotocamere.

La situazione cambia ovviamente se si ha un terminale con resistenza ai liquidi certificata, a questo punto la garanzia legale resta valida e un comportamento difforme dalla certificazione è da considerarsi un vero difetto di fabbrica.

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